Un altro anno cinematografico è passato, e come ogni anno è
tempo di riflettere sui migliori lavori visti quest'anno, tra parrucconi anni
'70, navicelle spaziali, mattoncini gialli e matrimoni oppressivi. Questa è la
mia personalissima lista (quindi non rompete) dei migliori film del 2014.
Regola fondamentale: tutti i film della lista sono usciti
nelle sale tra il 1 gennaio ed il 31 dicembre 2014. Sfortunatamente, non ho
visto ogni singolo film di quest'anno, perciò qualcosina potrebbe essermi
sfuggita. I film non sono classificati in base alla bellezza, ma l'ordine è
dato solo dalla loro data di distribuzione. Buona lettura!
AMERICAN HUSTLE di David O. Russell
Basterebbero forse solo le straordinarie interpretazioni di Christian Bale, Bradley Cooper, Amy Adams
e Jennifer Lawrence per garantire
all'ultima fatica di David O. Russell
un posto tra i migliori film del 2014. In realtà, American Hustle ha molto
di più da offrire: una narrazione originale e coinvolgente, una sceneggiatura
che rasenta la perfezione, colonna sonora da urlo e alcune memorabili sequenza
che sono già cult. Con 10 nomination all'Oscar, il fatto che non abbia ottenuto
nemmeno uno straccio di premio è quasi uno scandalo: soprattutto se si pensa
che a trionfare, come ampiamente previsto, fu 12 anni schiavo, l'opera
più banale, svogliata e paracula del geniale Steve McQueen.
DISCONNECT di Henry Alex Rubin
Questa sottovalutatissima opera figlia dell'era di internet è
del 2012, ma dopo un buon passaparola grazie alla partecipazione al Festival di
Venezia ed al Toronto Film Festival, è fortunatamente arrivata anche in Italia.
Un minorenne costretto a spogliarsi davanti a una web cam, una coppia truffata
e rapinata via internet ed uno studente vittima di cyber-bullismo sono i
protagonisti di questo spaccato generazionale che riflette su quanto il mondo
attuale sia ormai indissolubilmente identificato con una rete globale che lega
ogni angolo del pianeta e sui rischi e le pericolose conseguenze che tutto
questo può generare, senza mai cedere ad una facile e falsa morale che molto
spesso rappresenta uno dei principali difetti di questo tipo di cinema. Da
sottolineare la ottima prova drammatica di Jason
Bateman, credibile anche lontano dal territorio comico.
THE WOLF OF WALL STREET di Martin Scorsese
C'è chi lo incolpa di eccessiva volgarità, di nudità gratuita
o di troppa accondiscendenza verso il protagonista, ma l'ultimo film di Martin Scorsese è grande cinema. 180
minuti, densi, pieni, che scorrono che è un piacere. Un ritmo forsennato che
passa dal flusso di coscienza allo stoner
movie, dal biopic romanzato all'immancabile resa dei conti con la
giustizia. E chi si lamenta del fatto che il 90% del film è dedicato agli
eccessi e alla vita sfrenata di Jordan Belfort e solo gli ultimissimi minuti
alla condanna e alla (apparente) redenzione, forse dimentica Quei
bravi ragazzi e Casino ed il fatto che il maestro
newyorkese ama alla follia questo impianto narrativo. E, soprattutto, che il
film racconta e mostra quello che doveva e valeva la pena essere raccontato e
mostrato: (molte) luci e (poche) ombre del palcoscenico yuppie della finanza. Interpretazioni di Leonardo DiCaprio e Jonah
Hill irresistibili e sopra le righe, in quello che è senza dubbio il lavoro
più riuscito dello Scorsese anni 2000, forse inferiore solo a The
Departed.
SNOWPIERCER di Bong Joon-ho
Il film di fantascienza dell'anno è un ibrido tra
l'indipendente coreano e il blockbuster statunitense. Un'epica post-moderna e
post-apocalittica che parla di riscatto, dolore, onore, speranza, rivoluzione.
Ma a stupire non sono tanto i temi o la storia, bensì un equilibrio ed una
raffinatezza nella messa in scena che fanno quasi urlare al miracolo. Una gioia
per gli occhi e per la mente, una storia che abbatte le barriere sociali ed uno
stile che riporta la fantascienza moderna a quella claustrofobia carpenteriana
stile La Cosa che tanto manca a noi inguaribili nostalgici.
Sorprendente Chris Evans (lo
ritroveremo più in là), carismatico eroe del popolo e simbolo di quella
rivoluzione che ci auguriamo possa rappresentare una nuova via per il cinema di
genere dei prossimi anni.
SMETTO QUANDO VOGLIO di Sydney Sibilia
Il giovane Sydney
Sibilia firma il miglior esordio italiano degli ultimi anni e, allo stesso
tempo, una fresca commedia, attuale, intelligente e molto divertente.
Protagonisti un gruppo di precari, ricercatori e disoccupati che decidono di
prendere il proprio destino in mano e risollevare le loro vite mettendo in
piedi un giro di affari con la vendita di sostanze stupefacenti ancora non
classificate. Il riscatto dell'Italia che merita ma che purtroppo non vede
ripagati gli sforzi di una vita. Un Breaking Bad capitolino tragicomico
e dalle tinte pulp che non potete
assolutamente perdervi. Un cast ben assortito per, si spera, la new wave del giovane cinema italiano.
A PROPOSITO DI DAVIS di Joel ed Ethan Coen
I fratelli Coen
difficilmente deludono, e il loro ultimo film è una delle loro opere migliori.
Le vicende di Llewyn Davis, interpretato da un eccellente Oscar Isaac, si ispirano alla vera vita del cantante folk Dave Van Ronk e rappresentano gli alti
e i bassi che ogni individuo sulla faccia del pianeta, grande o piccolo che
sia, si ritrova prima o poi a saggiare sulla propria pelle e, purtroppo, a
proprie spese: progetti falliti, speranze, audizioni e quel solito locale, con quel
solito pubblico, che non tradisce mai. Interpreta come sempre stellari e
performance sorprendenti di Justin
Timberlake e Garrett Hedlund,
una colonna sonora folk da collezione che spazia da Bob Dylan a Ewan MacCol.
Una pellicola leggera e raffinata da vedere e rivedere, negli anni a
venire.
THE LEGO MOVIE di Phil Lord & Christopher
Miller
Poche volte come quest'anno i film d'animazione hanno saputo
ritagliarsi uno spazio così prepotentemente importante ed il secondo lavoro
animato della coppia Phil Lord &
Chris Miller (dopo l'apprezzato Piovono
Polpette) ha lasciato un tale segno da essere presente in quasi tutte
le liste dei migliori film del 2014 che abbia letto negli ultimi giorni. Chi
avrebbe mai immaginato che la trasposizione cinematografica di un marchio
commerciale (i mattoncini LEGO) potesse
avere una freschezza ed un'energia come quelle che questo film effettivamente
ha: infarcito di citazioni pop e di mondi colorati interamente realizzati con i
celebri mattoncini da costruzione, con personaggi che vanno dal Gandalf de Il Signore degli Anelli,
a Superman, Lanterna Verde, Michelangelo
delle Tartarughe Ninja, Han Solo, Lando Calrissian e Batman, l'originalità la fa da padrone in questo esilarante inno
alla creatività, con un inaspettato finale da standing ovation.
LEI - HER di Spike Jonze
L'ultimo gioiellino di Spike
Jonze è molto più di una semplice storia d'amore tra un uomo in piena crisi
emotiva ed un'intelligenza artificiale di ultima generazione con la voce di Scarlett Johansson. Lei è un affresco
sulle relazioni, sullo stare bene con se stessi, sul ruolo della tecnologia nel
nuovo millennio e... sulle donne. È
IL film sull'universo femminile, pur non avendo un vero e proprio protagonista
femminile, in grado di colpire al cuore qualsiasi tipo di spettatore.
Toglierselo dalla testa sarà molto difficile. Premio Oscar alla migliore sceneggiatura originale
meritatissimo. Consigliata la visione in lingua originale.
CAPTAIN AMERICA: THE
WINTER SOLDIER di
Anthony e Joe Russo
La seconda avventura cinematografica di Captain America è una vera sorpresa. Immensamente superiore al
primo film (diretto da Joe Johnston),
l'Avenger preferito di nessuno ha finalmente motivo di esistere. Senza dubbio
uno dei cine-fumetti più riusciti degli ultimi anni (e quest'anno in lista ce
ne sono ben due!), con tinte da spy story
stile I tre giorni del Condor, un ritmo forsennato in crescendo,
ottimi colpi di scena, azione ben calibrata e caratterizzazioni dei personaggi
azzeccatissime. Una perla d'azione che ha sinceramente sorpreso. Se la Marvel proseguirà su questa strada,
possiamo davvero aspettarci grandi cose anche da Avengers: Age of Ultron. Chris Evans (ancora) perfettamente in
parte e soprattutto ammirevoli e divertite le preziose interpretazioni di
mostri sacri come Samuel L. Jackson
e Robert Redford.
GRAND BUDAPEST HOTEL di Wes
Anderson
Non poteva mancare nemmeno l'ultimo film di Wes Anderson. Questa volta,
l'ambientazione è un lussuoso e prestigioso hotel in Est Europa, dove un concierge ed il suo fedele lobby boy si ritrovano implicati in una
caccia all'uomo per impossessarsi dell'eredità di una defunta vedova. Lo stile
è quello tipico del regista texano della famiglia Coppola, con riprese di
gruppo, obiettivi grandangolari, movimenti di camera perfettamente orizzontali
o verticali, un cast strapieno di star più o meno celebri e colori più
sgargianti che mai. Uno dei suoi lavori più sinceramente spassosi, originali e
coinvolgenti, che, ne sono sicuro, sarà uno dei protagonisti nelle nomination
ai Premi Oscar il prossimo 15 gennaio.
MAPS TO THE STARS di David Cronenberg
Il film sulla Hollywood contemporanea che la critica ha
stroncato per me è una delle migliori cose viste in questo 2014. Cronenberg non si discute. Dopo
Cosmopolis, il discorso sulla crisi dell'uomo del nuovo millennio
continua e trova nuova forza in questo affresco spietato sull'arrivismo, la
perdita d'identità e la febbre della celebrità, in cui nessuno è innocente e
merita di essere salvato. Una Julianne
Moore da Oscar (protagonista di una scena di sesso a tre che vale da sola la
visione del film) è la punta di diamante di un eccellente cast che comprende
anche John Cusack, Mia Wasikowska e Robert Pattinson.
EDGE OF TOMORROW -
SENZA DOMANI di Doug
Liman
È sorprendente come negli ultimi anni Tom Cruise si sia reso protagonista di una rinascita artistica in
opere di ottima qualità come Jack Reacher - La prova decisiva e Oblivion.
Questa piacevole parabola prosegue con una vera e propria sorpresa. Questo Edge
of Tomorrow pareva già condannato ad essere bollato come blockbuster
senza anima, tipico della Hollywood degli ultimi tempi. Ci troviamo, invece, di
fronte ad una vera e propria perla di genere. Come rendere interessante,
divertente ed avvincente un film con un protagonista che non può morire? Il
regista Doug Liman (autore fin'ora
di opere abbastanza mediocri) ci riesce eccome, in questo Ricomincio da capo
fantascientifico che sembra stare tra cinema e videogame.
SOLO GLI AMANTI
SOPRAVVIVONO di Jim
Jarmush
Negli anni della riscossa dei vampiri al cinema, nemmeno Jim Jarmush poteva tirarsi indietro e
resistere al fascino romantico di queste creature leggendarie. Tom Hiddleston e Tilda Swinton sono Adam ed Eve, due vampiri dai nomi biblici che
rinnegano la loro natura di succhiasangue, che da secoli seguono la storia
dell'umanità e che forse non ne possono più di questa specie tendente alla
degenerazione e all'autodistruzione. Stilisticamente perfetto, il film ha la
bellezza di un affresco rinascimentale: perfetta è la scelta dei due interpreti
principali, con caratteristiche fisiognomiche che sembrano quasi ricalcare
quelle dei soggetti delle più straordinarie opere d'arte classiche. Un plauso
anche alla colonna sonora caratterizzate da singolari commistioni di indie
rock, minimal e musica classica.
22 JUMP STREET di Phil Lord & Christopher
Miller
Mentre realizzavano quella chicca di The Lego Movie (vedi
sopra), il duo Lord-Miller ha
trovato anche il tempo di realizzare il sequel più autoironico,
metacinematografico e divertente degli ultimi anni. Molto migliore del
precedente 21 Jump Street (già ottimo di suo), questo nuovo capitolo vede
il duo comico/poliziotti sotto copertura Jonah
Hill - Channing Tatum impegnati ad operare al college, dove una droga molto particolare sta mietendo delle
vittime. Sinceramente esilarante, 22 Jump Street è la commedia dell'anno
che varrebbe la pena di vedere anche solo per i geniali titoli di coda.
DRAGON TRAINER 2 di Dean DeBlois
In tema di seguiti più riusciti del primo film, arriva questo
Dragon
Trainer 2 che segna il punto più alto mai raggiunto dalla DreamWorks Animation. Se per la prima
ora ci troviamo di fronte ad un canonico (seppur ottimo) film d'animazione, un
particolare avvenimento veramente sconvolgente (chi l'ha visto avrà sicuramente
già capito) rimescola le carte in tavola e porta tutto ad un livello superiore.
Siamo vicini al capolavoro di genere. Le sequenze di volo sono straordinarie e
tecnicamente perfette e i temi affrontati fanno impressione se si pensa che si
tratta di un film che dovrebbe essere per bambini.
IL FUOCO DELLA VENDETTA -
OUT OF THE FURNACE di Scott Cooper
Passato in sordina nelle sale a fine agosto, l'opera seconda
di Scott Cooper (che nel 2009 portò
finalmente all'Oscar Jeff Bridges
con l'ottimo Crazy Heart) è una personale e struggente parabola sulle scelte
sbagliate e la vendetta. Ogni vita ha un suo percorso ed ognuno di noi sceglie
di intraprendere una via rispetto ad un'altra, assumendosi tutti i rischi che
ogni scelta porta con se. Christian Bale,
Casey Affleck, Woody Harrelson e Willem
Dafoe sono i protagonisti di una pellicola cruda e spietata, con molte
ombre e pochissime luci, caratterizzata da un ritmo sommesso che lentamente e
progressivamente porta ad un climax che, sebbene non originalissimo,
rappresenta il finale ideale, sì, ma molto amaro.
BOYHOOD di Richard Linklater
Un film lungo 12 anni. È questo il tempo che Richard Linklater ha impiegato per
realizzare questo Boyhood, riunendo ogni anno per un mese la stessa troupe e gli
stessi attori. Mai il tempo è stato catturato e registrato come in questa
opera, certamente una delle favorite per la statuetta più ambita. L'infanzia e
l'adolescenza di un ragazzo americano di provincia raccontata originalmente
attraverso eventi irrilevanti piuttosto che con la tipica narrazione "a
tappe" che generalmente caratterizza le storie di formazione. Un film
delicato e molto lungo (166 minuti) sul tempo che modella, deforma e poi
rifinisce il volto degli esseri umani proprio come fa con gli eventi di ogni
vita, straordinaria e non. Un progetto ambizioso che ha già catturato la
critica e si appresta a fare strage di premi nei prossimi giorni.
GUARDIANI DELLA
GALASSIA di James
Gunn
Secondo film Marvel
in lista e forse uno dei migliori prodotto dalla casa delle idee di Stan Lee. Tratto da un fumetto
semi-sconosciuto, il film del genio James
Gunn (uno delle firme di punta degli horror/trash della Troma e già regista degli ottimi Slither
e Super)
è un'odissea spaziale con protagonisti dei reietti sfigati della galassia che
non sono eroi ma finiranno per esserlo loro malgrado. Qualcuno lo ha definito
il nuovo Star Wars, paragone forse un po' troppo azzardato ma certamente
comprensibile perchè la creatività delle scenografie, degli ambienti e gli
sgargiantissimi colori possono ricordare le atmosfere della prima trilogia di George Lucas. Rocket Racoon è già uno dei personaggi più originali e riusciti
della storia del cinema.
LO SCIACALLO -
NIGHTCRAWLER di Dan
Gilroy
Il fratello dello sceneggiatore della serie di film di Jason Bourne firma l'opera più critica
sulla sete di immagini del giornalismo moderno. Jake Gyllenhall è dimagrito circa 10 kg per interpretare il
protagonista Lou Bloom, un erede di quel Travis Bickle scorsesiano dello
storico Taxi Driver. Una Los Angeles notturna suggestiva come non la si
vedeva da anni al cinema per una pellicola potente ed esistenzialista che
sembra essere uscita dritta dritta dagli anni '80. Un esordio registico
letteralmente da applausi che quasi ricalca le lezioni di Michael Mann e Walter Hill
e riflette efficacemente su un discorso metacinematografico sempre più attuale:
fino a dove ci si può spingere per documentare la realtà? Gli spunti di
riflessione che Lo sciacallo può innescare sono così tanti da poter riempire
pagine e pagine.
L'AMORE BUGIARDO - GONE
GIRL di David
Fincher
Dopo il deludente remake di Uomini che odiano le donne,
David Fincher torna ai livelli di Fight
Club e Zodiac e firma forse il suo miglior film. L'amore bugiardo, tratto
dal romanzo best seller di Gyllian Flynn,
è un filmone. Un thriller mozzafiato ed imprevedibile dove niente è come sembra
che è anche una gigantesca, profonda e nichilista metafora sul rapporto di
coppia ed in particolare sul matrimonio. Ben
Affleck ma soprattutto Rosamund Pike
eccezionali e al massimo della loro forma. Un film che chiude in bellezza la
mia lista ed il 2014. Attenzione, è ancora in sala e, se non l'avete già fatto,
vi consiglio di correre a vederlo!
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