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venerdì 7 novembre 2014

Il finale di Naruto


E’ finito Naruto (yeee!) che c’è da dirvi sul finale? E’ bello! Ricalca molto gli inizi del manga e finalmente Naruto diventa Hokage, anche se molti non ci speravano più, ma a parte questo non c'è molto altro da dire. 
Quindi vi chiederete ma allora qual è il senso di questa recensione? Il senso, anzi il problema, non è come finisce Naruto, perché finisce bene, in modo dignitoso, così come era iniziato e finisce in un modo tale che anche un vecchio fan, un po’ deluso, come il sottoscritto, non può far altro che dire: “beh ok così va bene”. Il problema è ciò che è accaduto PRIMA del finale, perché un bel finale non cancella gli errori passati e quindi dobbiamo analizzare gli errori fatti per poter giudicare nel complesso.
Eh si! Qui cominciano le comiche di Naruto, perché dobbiamo per forza parlare della seconda parte del manga (ovvero ciò che precede il finale).

Bene! Tra gli errori di questa seconda parte del manga ci sono le cose a caso, le abbiamo dimenticate tutte? No certo che no, Naruto ne è costellato. Il primo esempio sono i “resuscitati a caso”, ma vabbè bisognava accontentare tutti quanti i bimbetti che dicevano: “ma Kakashi? Non può morire è il più fico dei fichi” e il papà ci avrebbe risposto: “Figlio! Vedrai che Kakà tornerà al Milan però non mi diventare gay”. Beh Kakà al Milan ci era tornato e pure Kakashi era tornato dall’oltretomba, ma forse le due cose non sono collegate (chi può dirlo? Solo Adam Kadmon, che è pure un ninja tra l'altro). 
Insomma anche wikipedia prova evidente imbarazzo nello spiegare, che alcuni personaggi sono tornati in vita e infatti te lo spiattella lì, in una riga, che si ripete in tutte le pagine o quasi di Naruto: “in seguito verrà riportato in vita insieme a tutti gli abitanti del villaggio morti durante l’attacco”. Così come quando si parla dei morti resuscitati da Kabuto, un po' per puro divertimento e un po' per noia dell'autore! Eh si Kabuto! Uno di quei personaggi utilissimi, che improvvisamente escono dal loro guscio solo per dire: “Yo! Io so necromante, so forte e so fotomodello” e poi ovviamente perde subito dopo. La cosa tristemente divertente è che nessuno si rende conto, di quanto in realtà gli eventi finali del manga (la quarta guerra ninja) siano scatenati per colpa di Kabuto. E’ lui lo stronzo che resuscita Madara (altro personaggio utilissimo), ma boh non si sa come e non si sa il perché, Kabuto diventa buono di colpo, così buono che anche Kishimoto si dimentica di lui e dei suoi danni. Solo ogni tanto se lo ricorda e lo inserisce in qualche vignetta che soffre di nostalgia. Perciò come riassumere Kabuto? E’ così colpevole che non se lo incula nessuno nemmeno il mangaka.
E qui si affronta una delle comiche, che più adoro di questo manga, ovviamente parlo del “l’esser buoni a caso”. Kabuto è già un esempio, ma potrei citare anche Orochimaru, che appena viene riportato in vita (ma dai pure lui? Si pure lui che t'aspettavi? Iva Zanicchi?), nonostante tutte le sue marachelle e nonostante ci fosse stato presentato come l'antagonista principale del manga, bon si sveglia (o meglio resuscita) e dice: “oh ma io sono buono” e tutti in coro: “si si sei buonixximo! Ora levati dalle palle!!”. A quanto pare in Naruto se torni alla vita (ed è una cosa di tutti i giorni ve l'assicuro!) e prima eri cattivo, dopo sei REDENTO SUBITO, però senza spiegazioni, sei buono PUNTO.
Ma alla fine che succede ad Orochimaru? Bisogna chiamare "Chi l'ha visto", perché nel finale non compare. Un personaggio dimenticato, ed anche lui, come il suo amico Kabuto, apparirà ogni tanto in vignette nostalgiche. Vabbè in poche parole non se lo incula più nessuno. SI PURE A LUI.

(ecco la vignetta nostalgica del capitolo 699: "ma dai c'erano anche loro?")

Oh ce ne sono tante altre di cose divertenti da elencare! E sono tutte decisioni prese a caso di Kishimoto. Vogliamo parlare della pappardella sull’amicizia e del clan Uchiha? Io non vorrei farlo, ma visto che insistete...
Beh in Naruto si ribadiscono costantemente concetti già spiegati, insomma Kishimoto pensa che soffriamo tutti di memoria a breve termine, cioè siamo tutti come Guy Pearce in Memento per lui! E allora ce lo ripete all’infinito, al punto che tutti i personaggi cominciano a soffrire di questa cosa chiamata “amicizia”. Un’amicizia strana, una di quelle che ti spinge a voler uccidere il tuo miglior amico e tutto il resto del mondo.
Questo si che è vero amore no? Ah dici di no? MA KOME NO? NN LO VD KE E’ VERA AMIKIZIA QST?
Scusate! Per pochi secondi mi era venuta la Narutite.
Per quanto riguarda il clan Uchiha, beh il segreto degli Uchiha è che sono FROC….ehm è che sono molto amichevoli (lol), ma la loro amicizia si trasforma facilmente in odio, praticamente sono gli amici che uno non vorrebbe mai, tranne Naruto a lui piacciono.
Va bene torno serio. Il problema appunto di questa seconda parte di manga è l’elemento ripetitivo, quel già visto un po' banale, trash e casuale del susseguirsi degli eventi. Sono tante le cose da dire, davvero tante. Ci sono elementi positivi, che nella seconda parte del manga sono andate completamente perse. Uno di questi era la strategia dei combattimenti. Dov' è finita?Si è persa un po’ per strada! L’ultimo combattimento, più o meno interessante a livello strategico, credo sia quello contro Hidan (a mio parere), ma i vecchi combattimenti di quando Naruto era piccolo dove li mettiamo? Erano bellissimi e facevano la differenza, eccome se la facevano. Non era il solito Dragon Ball in cui ci si tirava scazzottate, diventavi biondo, sparavi qualche onda energetica e bon fine del combattimento. In Naruto c'era una storia, una trama persino nei combattimenti e questo elemento si è perso del tutto. Si certo, Kishimoto ci ha provato a ripresentarlo (anche perché è questo il suo stile), ma non come agli inizi ormai il metodo dei combattimenti era diventato macchinoso e anche piuttosto noioso ammettiamolo.
Va beh per parlare di questo Manga ci vorrebbe più di un solo post, perciò mi tocca tirare le somme. Cosa penso di Naruto? Penso che la prima parte del manga sia intoccabile, uno shonen perfetto su cui non c’è niente da dire e che rileggerei volentieri milioni di volte, mentre la seconda parte è una discesa, una discesa verso l’abisso, che trova però qualche scintilla qua e là, soprattutto nell’ultimo capitolo, che personalmente mi ha soddisfatto e mi ha riportato indietro di qualche anno (tipo 10).
Nonostante questo, mi permetto di dire che Naruto è si un bel manga, ma non “grande” e non un “capolavoro”,  solamente bello e questo perché “le cose a caso” non si cancellano, bensì rimangono indelebili.

Naruto è un manga che mi è sempre rimasto nel cuore, anche se mi ha procurato tante delusioni, soprattutto negli ultimi anni, ma permettetemi lo stesso di fare i ringraziamenti a Kishimoto.
Grazie di tutto, grazie di questi 15 anni di Naruto.

Ah dimenticavo avete visto la dedica di Oda (One Piece) per la conclusione di Naruto? La trovate qui sopra!
Alla prossima.

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