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domenica 16 novembre 2014

Qualcosa di Superiore


*dondola-dondola*
stanza buia, l'unica luce è quella del monitor del computer.
*beve un sorso di the*
*si stringe nella coperta con le maniche rosa con sopra delle pecore* (sì, delle pecore.)

''E' tutto finito..Ora..potrà ricominciare tutto.''
*tira su con il naso*



BUONASERA GENTE!
Dopo avervi dato l'immagine della psicopatica quale sono, posso davvero iniziare il mio sproloquio. 
Vogliate perdonarmi, ma sono ancora scossa dalla fine di Superior Spider-Man.
Ebbene sì, è tutto finito. 
Per i pochi avvezzi alla serie, che stanno leggendo questa robbbbaccia che scrivo perché si annoiano mentre aspettano che si carichi la puntata di House of Cards o Doctor Who, in tutta la saga di "Superior" il Dottor Octopus prende il posto di Peter nella sua stessa mente e diventa l'Uomo Ragno Superiore. 
Doc Ock ha letteralmente rimpiazzato Peter nel suo stesso corpo, non solo come Peter Parker, ma anche come Uomo-ragno. 
Quello che mi aveva colpito nei primi numeri era come i cittadini di New York avessero cominciato ad apprezzarlo di più nel momento in cui Spider-man aveva iniziato ad utilizzare la violenza come mezzo per fronteggiare i vari criminali, fino ad arrivare all'omicidio. 
E' abbastanza complicato da spiegare e, nonostante io voglia rendere giustizia il più possibile a questa magnifica saga, non sono granché come scrittrice/blogger quindi dovrete accontentarvi :D
Peter combatteva e combatte in nome della giustizia, senza abbassarsi allo stesso livello dei super-criminali con cui si confronta. Ed è questo a renderlo un eroe. La grande differenza tra lui e Ock che prende il suo posto, è che Peter preferisce pensare prima alla salvezza della gente che a sé stesso o alla sua vendetta. 
Essere efficiente, creare Spider-island e gli Spider-bot (telecamere a forma di ragno che pattugliano la città) non è servito a niente, per il semplice fatto che non era quello di cui la gente aveva bisogno da un supereroe. Quello di cui la gente aveva bisogno era Peter Parker, perché è lui il vero eroe a prescindere da che costume indossa.

(Superior Spider-Man n.12)



Nei primi numeri Peter è comunque presente come spettatore inerme (o quasi), ma quando Ock si accorge di lui lo scaccia completamente, prendendo il totale controllo della sua mente e del suo corpo.
Ma la speranza è l'ultima a morire, infatti, nel terzultimo volume della saga, Peter riesce a tornare, ma per poter riprendere il controllo di sé decide di avventurarsi tra i ricordi di Otto Octavius. 
Delle bellissime splash-page, disegnate da Camuncoli, riempiono gli ultimi due numeri ed esprimono quanto sia catartico per Peter rivivere momento per momento la vita di Otto, quasi fino a dimenticarsi chi lui fosse. 
Ok, vi faccio un esempio più concreto della differenza tra Peter e Otto che viene mostrato all'interno di queste ultime pagine: Otto si trova nella situazione di dover salvare una persona che sta per essere investita da un treno e sa che, se non prenderà una decisione nell'immediato, la persona morirà. Eppure esita. Esita, perché si aspettava che la persona da salvare fosse un'altra, per lui molto più importante. Peter, che guarda tutta la scena come spettatore, non può permettere che quella persona, a prescindere da chi essa sia, muoia, quindi si rivela a Ock, spingendolo a prendere la decisione di salvarla. 
Nella vignetta dopo, nel discorso tra Peter e Otto (*lacrimoni*), Peter gli spiega che non importa se perde il vantaggio che ha contro il nemico se serve per fare la cosa giusta. 

(Splash-page Superior Spider-Man n.13 Camuncoli) 


Ock, viste le sconfitte che ha subito su tutti i fronti, decide di arrendersi all'evidenza, perché sa che solo Peter può salvare l'unica persona che ama
Come dicevo prima, il discorso tra loro due è un pugno nello stomaco da quanto è bello. Ock ammette che in realtà l'Uomo Ragno Superiore è Peter per una ''semplice'' differenza: Ock sa di non essere il migliore, per questo deve continuamente ripeterselo e scontrarsi con qualcuno, mentre Peter, che sa di esserlo, non lo ammetterà mai, perché il suo unico obiettivo è salvare delle vite.

Otto restituisce il corpo di Peter a Peter (Peterception?) cancellando i ricordi di tutta la sua vita da criminale, ma cancellando anche tutte le cose buone che ha fatto. Alla fine voleva essere un uomo migliore, perché quando ha avuto l'opportunità di ricominciare come Superior Spider-Man non è diventato un criminale, ma ha cercato di arrivare laddove Peter (secondo lui) non era riuscito.

Ora che è tutto finito Peter si trova ad approntare una situazione più difficile di prima, perché non tutti sono pronti a capire/credere che non è stato lui a mettere in subbuglio New York. 
Prima non l'ho detto, ma New York viene attaccata dal Goblin che dopo aver scoperto che nel corpo di Spidey c'è Otto Octavius si da alla pazza gioia con le esplosioni. 

Le persone che decidono ci vivere vicino a lui saranno sempre destinate a soffrire perché è in primis lui a non dedicare del tempo a se stesso, figuriamoci alle altre persone. E' un fardello pesante quello che di continua a portar dietro Peter Parker, ma non tutti sono pronti a portarlo insieme a lui. Questo concetto lo spiega benissimo MJ, che nel momento in cui tenta di farglielo capire lui deve andare di nuovo a salvare la città. 

Io ho parlato solo della storia (in realtà neanche di quella, ma vabbè), ma il disegno è fantastico. Più che il disegno in se, l'organizzazione delle tavole e delle splash-page è davvero stupenda, ne è un esempio l'immagine del Goblin qui sopra. Anche se, a dirla tutta, preferisco altri altri disegnatori per come disegnano la maschera di Spidey, che in certi punti mi sembrava un troglodito ._. 

Io sono sempre più impressionata di come un personaggio datato come Spider-man riesca ad entusiasmarmi così tanto. 

*hem*non come la DC*hem*
*coughcough*
Scusate la tosse. 

Spero che la vostra puntata di House of Cards si sia finita di caricare e che voi possiate passare una buona nottata a pensare a quante stronzate ( si possono dire le parolacce?) *hem*, cavolate io abbia detto qui dentro.

Alla prossima 
                                                              

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