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giovedì 1 gennaio 2015

I migliori film del 2014



Un altro anno cinematografico è passato, e come ogni anno è tempo di riflettere sui migliori lavori visti quest'anno, tra parrucconi anni '70, navicelle spaziali, mattoncini gialli e matrimoni oppressivi. Questa è la mia personalissima lista (quindi non rompete) dei migliori film del 2014.
Regola fondamentale: tutti i film della lista sono usciti nelle sale tra il 1 gennaio ed il 31 dicembre 2014. Sfortunatamente, non ho visto ogni singolo film di quest'anno, perciò qualcosina potrebbe essermi sfuggita. I film non sono classificati in base alla bellezza, ma l'ordine è dato solo dalla loro data di distribuzione. Buona lettura!


 
AMERICAN HUSTLE di David O. Russell
Basterebbero forse solo le straordinarie interpretazioni di Christian Bale, Bradley Cooper, Amy Adams e Jennifer Lawrence per garantire all'ultima fatica di David O. Russell un posto tra i migliori film del 2014. In realtà, American Hustle ha molto di più da offrire: una narrazione originale e coinvolgente, una sceneggiatura che rasenta la perfezione, colonna sonora da urlo e alcune memorabili sequenza che sono già cult. Con 10 nomination all'Oscar, il fatto che non abbia ottenuto nemmeno uno straccio di premio è quasi uno scandalo: soprattutto se si pensa che a trionfare, come ampiamente previsto, fu 12 anni schiavo, l'opera più banale, svogliata e paracula del geniale Steve McQueen.  


DISCONNECT di Henry Alex Rubin
Questa sottovalutatissima opera figlia dell'era di internet è del 2012, ma dopo un buon passaparola grazie alla partecipazione al Festival di Venezia ed al Toronto Film Festival, è fortunatamente arrivata anche in Italia. Un minorenne costretto a spogliarsi davanti a una web cam, una coppia truffata e rapinata via internet ed uno studente vittima di cyber-bullismo sono i protagonisti di questo spaccato generazionale che riflette su quanto il mondo attuale sia ormai indissolubilmente identificato con una rete globale che lega ogni angolo del pianeta e sui rischi e le pericolose conseguenze che tutto questo può generare, senza mai cedere ad una facile e falsa morale che molto spesso rappresenta uno dei principali difetti di questo tipo di cinema. Da sottolineare la ottima prova drammatica di Jason Bateman, credibile anche lontano dal territorio comico. 


THE WOLF OF WALL STREET di Martin Scorsese
C'è chi lo incolpa di eccessiva volgarità, di nudità gratuita o di troppa accondiscendenza verso il protagonista, ma l'ultimo film di Martin Scorsese è grande cinema. 180 minuti, densi, pieni, che scorrono che è un piacere. Un ritmo forsennato che passa dal flusso di coscienza allo stoner movie, dal biopic romanzato all'immancabile resa dei conti con la giustizia. E chi si lamenta del fatto che il 90% del film è dedicato agli eccessi e alla vita sfrenata di Jordan Belfort e solo gli ultimissimi minuti alla condanna e alla (apparente) redenzione, forse dimentica Quei bravi ragazzi e Casino ed il fatto che il maestro newyorkese ama alla follia questo impianto narrativo. E, soprattutto, che il film racconta e mostra quello che doveva e valeva la pena essere raccontato e mostrato: (molte) luci e (poche) ombre del palcoscenico yuppie della finanza. Interpretazioni di Leonardo DiCaprio e Jonah Hill irresistibili e sopra le righe, in quello che è senza dubbio il lavoro più riuscito dello Scorsese anni 2000, forse inferiore solo a The Departed.   


SNOWPIERCER di Bong Joon-ho
Il film di fantascienza dell'anno è un ibrido tra l'indipendente coreano e il blockbuster statunitense. Un'epica post-moderna e post-apocalittica che parla di riscatto, dolore, onore, speranza, rivoluzione. Ma a stupire non sono tanto i temi o la storia, bensì un equilibrio ed una raffinatezza nella messa in scena che fanno quasi urlare al miracolo. Una gioia per gli occhi e per la mente, una storia che abbatte le barriere sociali ed uno stile che riporta la fantascienza moderna a quella claustrofobia carpenteriana stile La Cosa che tanto manca a noi inguaribili nostalgici. Sorprendente Chris Evans (lo ritroveremo più in là), carismatico eroe del popolo e simbolo di quella rivoluzione che ci auguriamo possa rappresentare una nuova via per il cinema di genere dei prossimi anni.  


SMETTO QUANDO VOGLIO di Sydney Sibilia
Il giovane Sydney Sibilia firma il miglior esordio italiano degli ultimi anni e, allo stesso tempo, una fresca commedia, attuale, intelligente e molto divertente. Protagonisti un gruppo di precari, ricercatori e disoccupati che decidono di prendere il proprio destino in mano e risollevare le loro vite mettendo in piedi un giro di affari con la vendita di sostanze stupefacenti ancora non classificate. Il riscatto dell'Italia che merita ma che purtroppo non vede ripagati gli sforzi di una vita. Un Breaking Bad capitolino tragicomico e dalle tinte pulp che non potete assolutamente perdervi. Un cast ben assortito per, si spera, la new wave del giovane cinema italiano. 



A PROPOSITO DI DAVIS di Joel ed Ethan Coen
I fratelli Coen difficilmente deludono, e il loro ultimo film è una delle loro opere migliori. Le vicende di Llewyn Davis, interpretato da un eccellente Oscar Isaac, si ispirano alla vera vita del cantante folk Dave Van Ronk e rappresentano gli alti e i bassi che ogni individuo sulla faccia del pianeta, grande o piccolo che sia, si ritrova prima o poi a saggiare sulla propria pelle e, purtroppo, a proprie spese: progetti falliti, speranze, audizioni e quel solito locale, con quel solito pubblico, che non tradisce mai. Interpreta come sempre stellari e performance sorprendenti di Justin Timberlake e Garrett Hedlund, una colonna sonora folk da collezione che spazia da Bob Dylan a Ewan MacCol. Una pellicola leggera e raffinata da vedere e rivedere, negli anni a venire.  


THE LEGO MOVIE di Phil Lord & Christopher Miller
Poche volte come quest'anno i film d'animazione hanno saputo ritagliarsi uno spazio così prepotentemente importante ed il secondo lavoro animato della coppia Phil Lord & Chris Miller (dopo l'apprezzato Piovono Polpette) ha lasciato un tale segno da essere presente in quasi tutte le liste dei migliori film del 2014 che abbia letto negli ultimi giorni. Chi avrebbe mai immaginato che la trasposizione cinematografica di un marchio commerciale (i mattoncini LEGO) potesse avere una freschezza ed un'energia come quelle che questo film effettivamente ha: infarcito di citazioni pop e di mondi colorati interamente realizzati con i celebri mattoncini da costruzione, con personaggi che vanno dal Gandalf de Il Signore degli Anelli, a Superman, Lanterna Verde, Michelangelo delle Tartarughe Ninja, Han Solo, Lando Calrissian e Batman, l'originalità la fa da padrone in questo esilarante inno alla creatività, con un inaspettato finale da standing ovation.  


LEI - HER di Spike Jonze
L'ultimo gioiellino di Spike Jonze è molto più di una semplice storia d'amore tra un uomo in piena crisi emotiva ed un'intelligenza artificiale di ultima generazione con la voce di Scarlett Johansson. Lei è un affresco sulle relazioni, sullo stare bene con se stessi, sul ruolo della tecnologia nel nuovo millennio e... sulle donne. È IL film sull'universo femminile, pur non avendo un vero e proprio protagonista femminile, in grado di colpire al cuore qualsiasi tipo di spettatore. Toglierselo dalla testa sarà molto difficile. Premio Oscar alla migliore sceneggiatura originale meritatissimo. Consigliata la visione in lingua originale.




CAPTAIN AMERICA: THE WINTER SOLDIER di Anthony e Joe Russo
La seconda avventura cinematografica di Captain America è una vera sorpresa. Immensamente superiore al primo film (diretto da Joe Johnston), l'Avenger preferito di nessuno ha finalmente motivo di esistere. Senza dubbio uno dei cine-fumetti più riusciti degli ultimi anni (e quest'anno in lista ce ne sono ben due!), con tinte da spy story stile I tre giorni del Condor, un ritmo forsennato in crescendo, ottimi colpi di scena, azione ben calibrata e caratterizzazioni dei personaggi azzeccatissime. Una perla d'azione che ha sinceramente sorpreso. Se la Marvel proseguirà su questa strada, possiamo davvero aspettarci grandi cose anche da Avengers: Age of Ultron. Chris Evans (ancora) perfettamente in parte e soprattutto ammirevoli e divertite le preziose interpretazioni di mostri sacri come Samuel L. Jackson e Robert Redford.   


GRAND BUDAPEST HOTEL di Wes Anderson
Non poteva mancare nemmeno l'ultimo film di Wes Anderson. Questa volta, l'ambientazione è un lussuoso e prestigioso hotel in Est Europa, dove un concierge ed il suo fedele lobby boy si ritrovano implicati in una caccia all'uomo per impossessarsi dell'eredità di una defunta vedova. Lo stile è quello tipico del regista texano della famiglia Coppola, con riprese di gruppo, obiettivi grandangolari, movimenti di camera perfettamente orizzontali o verticali, un cast strapieno di star più o meno celebri e colori più sgargianti che mai. Uno dei suoi lavori più sinceramente spassosi, originali e coinvolgenti, che, ne sono sicuro, sarà uno dei protagonisti nelle nomination ai Premi Oscar il prossimo 15 gennaio.



MAPS TO THE STARS di David Cronenberg
Il film sulla Hollywood contemporanea che la critica ha stroncato per me è una delle migliori cose viste in questo 2014. Cronenberg non si discute. Dopo Cosmopolis, il discorso sulla crisi dell'uomo del nuovo millennio continua e trova nuova forza in questo affresco spietato sull'arrivismo, la perdita d'identità e la febbre della celebrità, in cui nessuno è innocente e merita di essere salvato. Una Julianne Moore da Oscar (protagonista di una scena di sesso a tre che vale da sola la visione del film) è la punta di diamante di un eccellente cast che comprende anche John Cusack, Mia Wasikowska e Robert Pattinson




EDGE OF TOMORROW - SENZA DOMANI di Doug Liman
È sorprendente come negli ultimi anni Tom Cruise si sia reso protagonista di una rinascita artistica in opere di ottima qualità come Jack Reacher - La prova decisiva e Oblivion. Questa piacevole parabola prosegue con una vera e propria sorpresa. Questo Edge of Tomorrow pareva già condannato ad essere bollato come blockbuster senza anima, tipico della Hollywood degli ultimi tempi. Ci troviamo, invece, di fronte ad una vera e propria perla di genere. Come rendere interessante, divertente ed avvincente un film con un protagonista che non può morire? Il regista Doug Liman (autore fin'ora di opere abbastanza mediocri) ci riesce eccome, in questo Ricomincio da capo fantascientifico che sembra stare tra cinema e videogame. 



SOLO GLI AMANTI SOPRAVVIVONO di Jim Jarmush
Negli anni della riscossa dei vampiri al cinema, nemmeno Jim Jarmush poteva tirarsi indietro e resistere al fascino romantico di queste creature leggendarie. Tom Hiddleston e Tilda Swinton sono Adam ed Eve, due vampiri dai nomi biblici che rinnegano la loro natura di succhiasangue, che da secoli seguono la storia dell'umanità e che forse non ne possono più di questa specie tendente alla degenerazione e all'autodistruzione. Stilisticamente perfetto, il film ha la bellezza di un affresco rinascimentale: perfetta è la scelta dei due interpreti principali, con caratteristiche fisiognomiche che sembrano quasi ricalcare quelle dei soggetti delle più straordinarie opere d'arte classiche. Un plauso anche alla colonna sonora caratterizzate da singolari commistioni di indie rock, minimal e musica classica. 


22 JUMP STREET di Phil Lord & Christopher Miller
Mentre realizzavano quella chicca di The Lego Movie (vedi sopra), il duo Lord-Miller ha trovato anche il tempo di realizzare il sequel più autoironico, metacinematografico e divertente degli ultimi anni. Molto migliore del precedente 21 Jump Street (già ottimo di suo), questo nuovo capitolo vede il duo comico/poliziotti sotto copertura Jonah Hill - Channing Tatum impegnati ad operare al college, dove una droga molto particolare sta mietendo delle vittime. Sinceramente esilarante, 22 Jump Street è la commedia dell'anno che varrebbe la pena di vedere anche solo per i geniali titoli di coda. 




DRAGON TRAINER 2 di Dean DeBlois
In tema di seguiti più riusciti del primo film, arriva questo Dragon Trainer 2 che segna il punto più alto mai raggiunto dalla DreamWorks Animation. Se per la prima ora ci troviamo di fronte ad un canonico (seppur ottimo) film d'animazione, un particolare avvenimento veramente sconvolgente (chi l'ha visto avrà sicuramente già capito) rimescola le carte in tavola e porta tutto ad un livello superiore. Siamo vicini al capolavoro di genere. Le sequenze di volo sono straordinarie e tecnicamente perfette e i temi affrontati fanno impressione se si pensa che si tratta di un film che dovrebbe essere per bambini.





IL FUOCO DELLA VENDETTA - OUT OF THE FURNACE di Scott Cooper
Passato in sordina nelle sale a fine agosto, l'opera seconda di Scott Cooper (che nel 2009 portò finalmente all'Oscar Jeff Bridges con l'ottimo Crazy Heart) è una personale e struggente parabola sulle scelte sbagliate e la vendetta. Ogni vita ha un suo percorso ed ognuno di noi sceglie di intraprendere una via rispetto ad un'altra, assumendosi tutti i rischi che ogni scelta porta con se. Christian Bale, Casey Affleck, Woody Harrelson e Willem Dafoe sono i protagonisti di una pellicola cruda e spietata, con molte ombre e pochissime luci, caratterizzata da un ritmo sommesso che lentamente e progressivamente porta ad un climax che, sebbene non originalissimo, rappresenta il finale ideale, sì, ma molto amaro.




BOYHOOD di Richard Linklater
Un film lungo 12 anni. È questo il tempo che Richard Linklater ha impiegato per realizzare questo Boyhood, riunendo ogni anno per un mese la stessa troupe e gli stessi attori. Mai il tempo è stato catturato e registrato come in questa opera, certamente una delle favorite per la statuetta più ambita. L'infanzia e l'adolescenza di un ragazzo americano di provincia raccontata originalmente attraverso eventi irrilevanti piuttosto che con la tipica narrazione "a tappe" che generalmente caratterizza le storie di formazione. Un film delicato e molto lungo (166 minuti) sul tempo che modella, deforma e poi rifinisce il volto degli esseri umani proprio come fa con gli eventi di ogni vita, straordinaria e non. Un progetto ambizioso che ha già catturato la critica e si appresta a fare strage di premi nei prossimi giorni.



GUARDIANI DELLA GALASSIA di James Gunn
Secondo film Marvel in lista e forse uno dei migliori prodotto dalla casa delle idee di Stan Lee. Tratto da un fumetto semi-sconosciuto, il film del genio James Gunn (uno delle firme di punta degli horror/trash della Troma e già regista degli ottimi Slither e Super) è un'odissea spaziale con protagonisti dei reietti sfigati della galassia che non sono eroi ma finiranno per esserlo loro malgrado. Qualcuno lo ha definito il nuovo Star Wars, paragone forse un po' troppo azzardato ma certamente comprensibile perchè la creatività delle scenografie, degli ambienti e gli sgargiantissimi colori possono ricordare le atmosfere della prima trilogia di George Lucas. Rocket Racoon è già uno dei personaggi più originali e riusciti della storia del cinema. 



LO SCIACALLO - NIGHTCRAWLER di Dan Gilroy
Il fratello dello sceneggiatore della serie di film di Jason Bourne firma l'opera più critica sulla sete di immagini del giornalismo moderno. Jake Gyllenhall è dimagrito circa 10 kg per interpretare il protagonista Lou Bloom, un erede di quel Travis Bickle scorsesiano dello storico Taxi Driver. Una Los Angeles notturna suggestiva come non la si vedeva da anni al cinema per una pellicola potente ed esistenzialista che sembra essere uscita dritta dritta dagli anni '80. Un esordio registico letteralmente da applausi che quasi ricalca le lezioni di Michael Mann e Walter Hill e riflette efficacemente su un discorso metacinematografico sempre più attuale: fino a dove ci si può spingere per documentare la realtà? Gli spunti di riflessione che Lo sciacallo può innescare sono così tanti da poter riempire pagine e pagine.  


L'AMORE BUGIARDO - GONE GIRL di David Fincher 
Dopo il deludente remake di Uomini che odiano le donne, David Fincher torna ai livelli di Fight Club e Zodiac e firma forse il suo miglior film. L'amore bugiardo, tratto dal romanzo best seller di Gyllian Flynn, è un filmone. Un thriller mozzafiato ed imprevedibile dove niente è come sembra che è anche una gigantesca, profonda e nichilista metafora sul rapporto di coppia ed in particolare sul matrimonio. Ben Affleck ma soprattutto Rosamund Pike eccezionali e al massimo della loro forma. Un film che chiude in bellezza la mia lista ed il 2014. Attenzione, è ancora in sala e, se non l'avete già fatto, vi consiglio di correre a vederlo!   

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