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venerdì 14 novembre 2014

Spazio Shonen: One Piece 767 e Bleach 605

Sono usciti i nuovi capitoli di One Piece e Bleach, rispettivamente i numeri 767 e 605.
Si tratta di una settimana importante, perché d'ora in poi i tre "mostri" dello Shonen si riducono a due. Naruto, come ricorderete, è ormai concluso (il mio post a riguardo lo trovate qui).

Cominciamo a parlare di Bleach, perché il discorso, in questo caso, richiede più tempo e più ragionamenti.

Il capitolo si apre con Kyoraku, che ammira le rovine del Seireitei e scorge anche ciò che rimane del palazzo in cui si erano nascosti i Quincy. Qui incontra Ukitake (che non si vedeva da secoli), il capitano della tredicesima divisione, i due si fanno una bella chiacchierata, da vecchi amici quali sono. Pare che Ukitake abbia qualcosa in mente, accenna ad un "kamikake", che sempre a detta di Ukitake pare abbia avuto successo. Quali saranno i piani del capitano? Lo scopriremo. Forse.


Kyoraku invece ci dice di esser diretto alla Camera dei 46! Forse ci sarà la possibilità di rivedere Aizen ancora una volta, prima della fine.
La scena si sposta e ci mostra di nuovo quanto accade al palazzo reale. Infatti nel capitolo precedente, Yhwach si era da poco imbattuto in uno dei membri della divisione zero, Ichibei Hyosube, un omone corpulento e dal viso buffo e simpatico, ma che nasconde un lato terribile. Hyosube aveva minacciato Yhwach (nel capitolo precedente) di non pronunciare il suo nome con così tanta sufficienza, tale avvertimento non viene però ascoltato e Yhwach ripete nuovamente il nome dello shinigami. Da qui il titolo del capitolo: "Don't call my name".
Hyosube ci mostra perciò la sua abilità, pare esser l'unico shinigami a non utilizzare la spada, infatti usa un pennello con cui disegna (ideogrammi). In questo caso scaglia addosso a Yhwach una mano gigante che lo scaraventa fuori dal palazzo reale (a 1000 ri di distanza). Quest'ultimo, sbalzato via, si rende conto di non poter parlare (a causa della spaventosa forza con cui è stato buttato fuori) e quindi di non poter ricorrere ai suoi poteri, Hyosube, che l'aveva avvertito di ciò (sempre capitolo precedente), utilizza di nuovo la sua tecnica del palmo gigante, questa volta per scaraventarlo verso il basso di altri 1000 ri.



Ma Yhwach non può perdere così, dopo tutto è il nemico principale della saga, e per sfuggire alla tecnica, si buca la gola con due dita ed afferma di essere in grado di darsi la voce da solo. Infine utilizza le sue tecniche su se stesso per darsi lo slancio necessario a bloccare la forza del palmo (il Senri tsuuten shou).
Hyosube, che pare esser stato colpito o di aver fatto qualcosa a se stesso, afferma di esser costretto ad ucciderlo e si gira verso di lui mostrando il suo volto che adesso è privo di pupille. E qui si conclude.


Ora cosa c'è da dire riguardo a Bleach? Molto in realtà. 
Ultimamente, Tite Kubo,  autore del manga, ci ha abituati a combattimenti frettolosi e alla presentazione di nuovi personaggi parecchio interessanti, ma che subito vengono eliminati o messi da parte. Insomma sembra proprio che Kubo non veda l'ora di finire il manga, che ormai è quasi  giunto alla fine. Ci sarebbe da domandarsi il perché di questa fretta, forse Kubo ha notato la decadenza del suo stesso manga. Forse sente il peso di essere sempre all'ombra degli altri due shonen di successo, ovvero One Piece e Naruto, nonostante Bleach riscuota comunque un notevole successo.
Bisogna dire però, che a differenza delle saghe precedenti (ripetitive e scialbe a livello di trama), questa della "guerra dei mille anni", aveva ed ha tutt'ora un grande potenziale, che però Kubo non sta sfruttando a dovere. Ogni capitolo dà come l'impressione di accendere una nuova scintilla, ma poi si ripresentano sempre le stesse dinamiche e l'hype che si era creato torna a stagnare nella palude. Insomma non si capisce bene dove vuole andare a parare, cosa che in certi casi è un bene, ma in questo caso non lo è, perché la "stanchezza" si nota.
Per questa ultima saga, Kubo ha creato una miriade di personaggi, quasi tutti antagonisti, ha quindi a disposizione un'infinità di storie da raccontare, ma vengono bruciati tutti in partenza o addirittura messi da parte, come nel caso di Bazz-B, sembrava un personaggio interessante, ora invece lo si vede di rado in piccolissime vignette.
Questo atteggiamento vale anche per i personaggi "vecchi", di cui però sappiamo ancora poco, come i vari capitani Vizard, che a quanto pare non fanno parte dei piani di Kubo.
Tutto ciò è un vero peccato, perché le premesse ci sono tutte. i personaggi anche, ma quanto pare non basta. E' strano perché in questa saga uno dei punti di forza è proprio l'assenza del protagonista, si è visto davvero pochissimo Ichigo non so se ci avete fatto caso! E si! Perché in molti non ci fanno caso, io compreso. Non si percepisce quasi l'assenza del protagonista (tranne in brevi casi) e questo crea molto spazio per tutti gli altri personaggi e soprattutto per i nemici, ma come ho detto in precedenza, ogni volta che le vicende sembrano partire, Kubo decide di concluderle (le velocizza insomma).
Ora spero che non succeda la stessa cosa a Hyosube, perché è un personaggio davvero interessante e insomma farlo fuori nel giro di due capitoli sarebbe davvero triste e questa prospettiva c'è purtroppo. Infatti se andiamo indietro ai capitoli precedenti, gli altri tre membri della divisione zero che hanno combattuto sembravano essere dei fenomeni, ma poi non appena son stati presentati, son stati anche sconfitti (certo non sono morti, non ancora in realtà).
Vedremo un po' cosa vuole fare Kubo di questa saga, perché molti personaggi sono rimasti nel dimenticatoio. Ukitake e Kyoraku (quest'ultimo si era appena rivisto nel capitolo 604) sono un esempio e non è che in questo capitolo abbiano fatto molto.

E' il turno di One Piece. Non farò una vera e propria recensione del capitolo, sarà più una sorta di sintesi di quanto è accaduto.
Il capitolo è un continuo del flashback di Law/Doflamingo. Nel flashback di Doflamingo, vediamo il momento in cui il piccolo Doffy uccide il padre di fronte a Rocinante. Di conseguenza Rocinante scappa dal fratello e incontra Sengoku, che lo accoglie in marina e con cui continuerà a lavorare in segreto. Nel flashback di Law, dopo che ormai tale segreto è stato scoperto, Rocinante si trova al cospetto di Doflamingo, mentre Law è chiuso in un baule alle sue spalle. Nessuno può sentire Law, poichè Rocinante ha usato il potere del suo frutto, che è in grado di isolare i suoni. Dofla vuole sapere dove sia finito Law e cosa sia successo al frutto Ope Ope, il fratello lo accontenta subito, gli rivela che il frutto è stato mangiato dal bambino e che è riuscito a scappare dall'isola (quindi dalla gabbia creata da Law). Proprio in quel momento giungono Buffalo e Baby 5, esclamando appunto che la marina ha appena salvato un bambino, si tratta in realtà di un giovane X Drake, coincidenza fortunata che mette al sicuro Law. Il piccolo Law intuisce che Corason sta per lasciarci le penne e si ricorda di alcuni momenti strappalacrime condivisi con quell'uomo, che gli aveva promesso sarebbe rimasto vivo, Doflamingo è suo fratello e non l'avrebbe ucciso di certo.
Rocinante chiede a Dofla cos'abbia in mente e questo gli risponde che vuole educare e insegnare a Law l'importanza di morire per lui. Rocinante gli risponde a tono che tutto ciò non accadrà mai, Law non sarà mai uno dei suoi. Proprio in quel momento Doflamingo spara al fratello (ha quindi ucciso padre e fratello che dolce).
Corason non schiatta subito, sa che il suo potere si disattiva con la morte e cerca di rimanere in vita il più possibile per concedere a Law il tempo per piangere (Law ha assistito a tutto senza poter dire e fare nulla). 
Alla fine il ragazzino approfitta di un momento di distrazione della famigghia Donquijote e scappa in lacrime, mentre giungono le navi della marina guidate dalla vecchia Tsuru che mettono in fuga i pirati.

Se qualcuno di voi ha letto il blog del sommobuta saprà anche dei "buchi di sceneggiatura" che solleva questo capitolo.
Manca infatti una spiegazione sul come Doflamingo e famiglia sfuggano alla "crocifissione in piazza", l'intenzione dei popolani era proprio quella di uccidere lui, suo padre e suo fratello. Pareva una situazione senza via d'uscita, ma probabilmente Oda ci mostrerà i dettagli più in là. 
Non si capisce bene perché Doffy lasci scappare il fratello e non si capisce nemmeno come mai lo riaccolga a braccia aperte quando questo si ripresenta da lui anni dopo. Un altro interrogativo è il come Doflamingo cominci ad essere rispettato dai suoi vari sottoposti, mi spiego meglio, non è stato detto come Doflamingo sia tornato in possesso dei suoi titoli di drago celeste.

Quesiti che spero non rimarranno "irrisolti" per sempre. 
Bene anche questa recensione è finita, spero via sia piaciuta! Alla prossima guys!





2 commenti:

  1. C'e un semplice motivo perchè non ci si accorge della mancanza del protagonista in bleach.

    perchè di Ichigo Kurosaki ne abbiamo le palle piene,da dopo la saga degli arrancar.

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    1. Sono di parte! Nemmeno a me piace Ichigo e infatti questa saga nonostante i difetti mi sta piacendo appunto perché si vedono di più gli altri personaggi!

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