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lunedì 8 dicembre 2014

Boku no Hero Academia, la novità del momento

Boku no Hero Academia è un nuovissimo Shonen ( di cui sono usciti solo 17 capitoli) che ultimamente è un po' sulla bocca di tutti. Per molti prenderà il posto di Naruto nel famoso trio che comprendeva appunto il manga di Kishimoto, Bleach e One Piece.
Per quanto mi riguarda è ancora troppo presto per fare certi azzardi, però Boku no Hero merita comunque di essere discusso.


Boku no Hero è ambientato in un mondo in cui alcuni esseri umani nascono con dei super poteri, in pratica sono l'equivalente dei mutanti negli X-Men, che quindi rendono possibile la professione del "supereroe". Il protagonista del manga è Izuku Midoriya, un ragazzo timido e pauroso, che non possiede alcuna abilità, ma che sogna di diventare un'eroe e di entrare nella Yuuei, l'accademia per i supereroi.
Fin qui il manga non ha nulla di innovativo è come qualsiasi altro fumetto che parla di supereroi e quindi ricorda un po' cose già viste, come i sopracitati X-Men, ma anche Kick Ass ad esempio, infatti hanno in comune il protagonista sfigato, senza poteri, che vuole diventare un'eroe.

Allora vi chiederete cos'ha di bello questo manga?

"Bello" è un parolone, il manga non è bello, non ancora perlomeno, ma è sicuramente apprezzabile. Tanto per cominciare ha uno stile di disegno davvero particolare, ogni personaggio possiede un design in grado di attirare e incuriosire, anche se quel dato personaggio rimane muto o compare per poco. 
I personaggi secondari infatti sono probabilmente il punto di forza del manga, sono caratterizzati bene, sono simpatici e hanno elementi inseriti nel disegno che inducono a volerne sapere di più, sui loro poteri o sul loro passato.
A provare ciò vi è il design di Tsuyu Asui, la ragazza rana, che a mio avviso è favoloso e che vi metto qui sotto. 



La scoperta "a mano a mano" dei poteri è un altro bel punto di forza, ma è un classicone del genere. Prendiamo in esempio Heroes, nella primissima serie si respirava lo stesso clima, perché non avevamo ancora famigliarizzato coi protagonisti, non sapevamo da subito i loro poteri. Non c'è miglior effetto da utilizzare per imboccare per bene il pubblico, perché in questo modo si creano discussioni, teorie e quant'altro.

Un'altra bella caratteristica, che anche in questo caso non risulta affatto nuova, riguarda appunto l'accademia, qui le somiglianze sono più con Naruto, c'è una classe, si vedono le prime faide, i primi team, gli esami da superare, i sensei ecc. 
A mio parere questa dimensione scolastica, che sia di ninja, di arti marziali o di supereroi è sempre piacevole e divertente da leggere, inoltre crea un po' di nostalgia, spero non solo a me, specialmente per chi ha letto Naruto e si ricorda bene le prime fasi del manga (quelle belle).
Infine secondo me anche la scelta del protagonista senza poteri innati è un punto a favore, perché aggiunge curiosità alla trama! Come fa un uomo a essere un super eroe se è nato senza super poteri? 

Ripeto però che il manga è ancora agli inizi e che quindi è ancora troppo presto per parlarne in maniera approfondita e affermare cose come "è l'erede di quel manga là", la trama non ha ancora preso strada, forse solo negli ultimi capitoli, in cui compaiono dei villain, qualcosa si incomincia a delineare, ma appunto è ancora tutto da farsi. Io consiglio comunque di dargli un'occhiata anche solo per curiosità. Ad ogni modo da oggi farò recensioni anche dei capitoli di questo Shonen, sperando che continui bene e che non sia solo una breve scintilla.

Anche per oggi siamo alla fine! Alla prossima recensione!




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